Codice: MOILIL0069650
Lampada da tavolo in in metallo rifinito con un leggerissimo rivestimento di nylon rafforzato con fibra di vetro.
Il nome “Tizio” venne suggerito da Ernesto Gismondi, convinto a tal punto della bontà del progetto, da pensare di ammaliare perfino Tizio, Caio e Sempronio.
Nel 1970, Gismondi (che con Sergio Mazza aveva fondato la Artemide nel 1959) propose a Sapper di disegnare una lampada da scrivania.
Sapper rispose proponendo un prodotto che andasse incontro alle esigenze.
“Volevo una lampada da disegno che avesse un ampio raggio di movimento, e che, nonostante questa caratteristica, fosse poco ingombrante”.
Inoltre, la sua lampada illuminava direttamente la superficie sottostante, senza costringere il disegnatore a stare troppo vicino al riflettore.
La caratteristica per cui si distingue questa lampada è la struttura composta da tre parti in perfetta armonia.
Viene creato un equilibrio precario tra le varie parti, che pur cambiando posizione non alterano il baricentro.
I due bracci vincolati alla base hanno dei contrappesi alle estremità, i vincoli tra le parti che agiscono sui perni riportano sempre la struttura in equilibrio.
In questo modo il fascio luminoso risulta essere molto orientabile e il risultato è un prodotto molto versatile e caratterizzato da un movimento semplice ed armonico.